Moltiplicarsi come funghi

Di come, dagli scarti del caffè, si possa ottenere uno tra i più nobili abitanti del regno vegetale.

Così buono e concentrato in gusto, consistenza e umami, che ogni sua apparizione genera arricchimento in un piatto.

La mineralità e allo stesso tempo dolcezza che può raggiungere un fungo scottato vicino a un mazzetto di erbe selvatiche non c’è termine che possa descriverla, solletica una parte del palato non abituata ad essere interpellata.

Eppure, di un dashi di shiitake così come di una tagliatella ai funghi, è facile volerne “di più”. Pensando a un cardoncello alla piastra, gli amanti del genere sentiranno aumentare la salivazione.
Ecco, noi siamo amanti del genere.

Perciò avere un’azienda agricola urbana vicino casa, con una produzione circolare di funghi da fondi di caffè dei bar della zona, era una tentazione troppo grande per noi! Visita d’obbligo.

Dai funghi alle microgreen, ai micrortaggi in idroponica, fino alla lombricultura, conoscerli è stata una scoperta di universi circolari a noi fino ad allora sconosciuti. Dal primo incontro, insomma, è stato amore: i funghi, – sì, gli shiitake Circular Farm, quelli prodotti con gli scarti del caffè-, per non sbagliare li abbiamo posizionati direttamente sul podio, elemento principe di un nostro piatto del cuore, gli Gnudi. Funghi in tutti i modi: scottati, trifolati, piastrati, fermentati.
Gnudi e Funghi.

Due elementi del cuore, in un unico morso.


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